Il vino e gli Etruschi è un tema affascinante quanto poco conosciuto. Quando si guarda all’antichità del vino italiano si pensa quasi esclusivamente a Roma. Ovviamente Roma ha avuto un ruolo fondamentale e straordinario nella storia del vino ma anche gli Etruschi sono stati rilevanti. Soprattutto sono venuti prima e hanno insegnato ai Romani tante cose.
Vi chiedere: perchè vi interessano così tanto gli Etruschi?
Perchè sono stati i primi abitanti delle nostre terre e furono i primi viticoltori in Italia. Millenni fa, quindi, erano qui al nostro posto, a fare il nostro stesso lavoro!
Ma chi erano gli Etruschi? Un ripassino dalla storia… se questa parte la conoscete già, saltatela. Dopo un inquadramento territoriale, ci dedicheremo invece in modo specifico al vino.
“… tanto potente era l’Etruria da riempire della fama del suo nome non soltanto la terra, ma il mare, per l’Italia tutta, dalle Alpi allo stretto di Sicilia…“
Tito Livio, Ab Urbe Condita, Libro I (I sec. a.C.)
Il nostro territorio è caratterizzato da un fila di colline parallele al mare, con in mezzo una zona pianeggiante paludosa, l’Alta Maremma, inospitale e dove storicamente proliferava la malaria. Fin dalla Preistoria le popolazioni vissero quindi solo sulle colline, praticando la caccia e la raccolta di prodotti spontanei. Più tardi nacquero i primi insediamenti stabili agricoli dai quali si sviluppò la civiltà etrusca.
La grande ricchezza del territorio era legata alla presenza di importanti risorse minerarie, sfruttate a partire dall’Età del Bronzo (XII sec. a.C.). A differenza dell’Etruria Meridionale, dove nacquero molte città, qui prevalse un popolamento sparso nelle campagne. Il territorio della provincia di Livorno era suddiviso fra tre città-stato: Pisa a nord, Volterra su tutta la val di Cecina fino al mare e Populonia per la zona più a sud. Gli Etruschi, ottimi ingegneri idraulici, seppero bonificare anche parte della palude ed usarla per scopi agricoli.
Il territorio dove siamo noi, Castagneto Carducci e Bolgheri, era parte della città-stato di Populonia. I resti dell’antica città sono a pochi Km dalla nostra cantina, affacciati sul bellissimo Golfo di Baratti.
Populonia decadde come città già in epoca romana. Claudio Rutilio Namaziano, nel V sec. d.C., passando lungo la costa con la sua imbarcazione, non vedeva già che rovine:
“Vicinissima, Populonia schiude il suo lido scuro
portando la baia naturale entro i campi…
I monumenti del passato non si possono vedere più:
il tempo che divora ha consumato baluardi grandiosi.
Fra i crolli della mura restano solo tracce;
tetti sepolti giacciono sotto l’estensione delle rovine.
Non indigniamoci che i corpi mortali si dissolvano:
vediamo bene, da esempi come questo,
che possono morire le città.”
Claudio Rutilio Namaziano, 417 d.C.
De Reditu Suo (Sul proprio ritorno), I, 401-414
A Castagneto il sito più importante rimasto di origine etrusca è la Torre di Donoratico, purtroppo non visitabile perchè situata in una proprietà privata.
Ebbene gli Etruschi, che abbiamo ora conosciuto molto brevemente, svolsero un ruolo chiave nella diffusione della cultura del vino nel mondo occidentale.
Furono fra i primi a sviluppare la viticoltura in Italia e la diffusero in buona parte della penisola, dal Nord (Emilia Romagna) fino al Sud (Campania), Roma compresa. Grandi navigatori e mercanti, vennero a contatto con le culture del Mediterraneo orientale ed introdussero in Occidente gli aspetti culturali del vino, come il simbolismo religioso e il consumo rituale nei simposi, oltre che le varietà di vite orientali. Infine, gli Etruschi diffusero il vino e la sua cultura attraverso il commercio anche presso popoli dell’Europa Occidentale che ancora non conoscevano questa bevanda, come i Celti, i Germani e gli Iberici.
Entreremo però più nel dettaglio nei prossimi post: la viticoltura etrusca, la produzione, il vino e il suo ruolo sociale-religioso.
Segnaliamo da visitare:
Parco Archeologico di Baratti e Populonia, loc. Baratti, Piombino.
Collezione Gasparri, Via di Sotto 8, Populonia Alta.
Museo Archeologico del territorio di Populonia p.za Cittadella 8, Piombino.
Parco Archo-minerario di San Silvestro, via di Sa Vincenzo Sud 34/b, Campiglia M.ma.
Museo del Palazzo Pretorio, via Cavour, Campiglia M.ma.
Museo Archeologico di Cecina, Villa Guerrazzi loc. La Cinquantina, San Pietro in Palazzi.
Museo Civico Archeologico di Rosignano M.mo, Palazzo Bombardieri, va del Castello 24.
Area Archeologica di San Gaetano a Vada.
Museo Archeologico Nazionale di Castiglioncello, via del Museo 8, Castiglioncello.
Museo Etrusco Guarnacci, Via Don Giovanni Minzoni 15, Volterra.