Diamo il benvenuto alla nuova annata dell’Airone che apre, come ogni anno, le nostre nuove uscite. L’Airone è il nostro bianco che esprime tutta la freschezza del Vermentino, varietà perfetta per il nostro clima marino, che sopporta molto bene il vento ed il caldo di un clima mediterraneo-mite come il nostro. Questa varietà è presente sulla costa toscana e, in generale, quelle tirreniche, da secoli, anche se la sua provenienza è incerta.

Dell’ultima vendemmia ho già parlato a lungo: come saprete, l’abbiamo giudicata un’ottima annata. E’ stata siccitosa ma le nostre vigne non hanno mostrato sintomi di sofferenza idrica, perchè invece aveva piovuto in abbondanza in inverno. E’ stata calda ma senza eccessi e molto ben ventilata. L’uva era favolosa, perfetta e sana.

Ha come al solito ottimi profumi, che in questa fase giovanile ricordano soprattutto gli agrumi tipici del Vermentino, in particolare il pompelmo. A questi si aggiungono delicati aromi di salvia. Ha lievi punte di frutta esotica, come ananas e frutto della passione. In bocca è molto fresco e piacevolmente leggero, leggermente sapido, con discreta lunghezza. Attenzione però: un vino artigianale è vivo e stando in bottiglia evolverà nei mesi. Potrete sentire aumentare alcuni aromi, come quelli di frutta esotica, aggiungersene altri come i fiori bianchi, leggeri sentori di miele e di crosta di pane, …

E’ un ottimo vino da bere fresco, direi intorno ai 10°-12°C. Appena tolto dal frigo, saprà di poco. Aspettate un po’ prima di berlo, che si scaldi leggermente. Questo vino è giovane, ma dategli comunque qualche minuto dopo la stappatura, per aprirsi per bene.

E’ perfetto come aperitivo ma anche per accompagnare piatti non troppo intensi. Ad esempio, posso suggerirvi di berlo con i classici spaghetti alle vongole, una frittura di pesce oppure di verdure, una frittatina alle erbe aromatiche, un tortino di verdure primaverili, …

Se non lo bevete subito, mi raccomando la conservazione! Non è proprio il massimo tenere un vino alla luce (peggio che mai sotto ad un faretto!), a temperatura ambiente o al caldo, ma neppure dimenticarselo in un frigorifero per mesi. Tutte queste situazioni lo scombinano, ne alterano i profumi ed il gusto, possono causare precipitazioni di piccoli cristalli (niente che fa male, è solo il tartrato di potassio dell’uva). Questo succede perchè è un vino artigianale: non facciamo stabilizzazioni chimiche o filtrazioni intense, c’è anche il minimo di solforosa possibile. Conservatelo con rispetto: a bottiglia sdraiata (in piedi è OK solo se lo bevete a breve), in un luogo fresco (circa 10°-12°), al buio.

Ecco qui sotto la scheda, qui in formato PDF, che trovate anche sulla pagina dell’Airone, che ho appena aggiornato.