Vi segnalo questo evento a cui parteciperò lunedì 27 settembre. Potrete assaggiare i vini di 4 vignaiole (me compresa) e sentirci raccontare del nostro lavoro e, soprattutto, nel nostro impegno per la sostenibilità. Valeria Fasoli presenterà in generale le Donne della Vite e il progetto solidale DiVento.
Porterò due vini iconici della nostra azienda: Criseo Bolgheri DOC Bianco 2019 e Atis Bolgheri DO Superiore 2017.
Ci ospita l’azienda Ruffino, a Pontassieve.
DONNE DELLA VITE… SOTTO LE STELLE
Lunedì 27 Settembre, dalle 19:30
Presso Ruffino – Tenuta di Poggio Casciano per la rassegna di eventi “Sotte le Stelle”
Le Donne della Vite raccontano i loro vini:
Valeria Fasoli – Presidente Donne della Vite, racconta il progetto DiVento
Marinella Camerani – Azienda Agricola Camerani
Melissa Maggioni – Tenuta Scrafana
Annalisa Motta – Guado al Melo
Giovanna Tantini – Azienda Agricola Giovanna Tantini
Costo della serata: € 25 a persona
Info e prenotazioni:
+39 378 30 50 219
DONNE DELLA VITE: UNA VISIONE AMPIA E CONDIVISA DELLA SOSTENIBILITA’
“UTILIZZARE LA CONOSCENZA INTERDISCIPLINARE PER RISPETTARE L’AMBIENTE, CONSERVARE LE ENERGIE E RISPETTARE I LUOGHI SENZA TRALASCIARE LA COMUNICAZIONE DELLO SFORZO FATTO CHE DEVE ESSERE EFFICACE, TRASPARENTE E CONVINCENTE”
Agronome, operatrici agricole, enologhe, ricercatrici, produttrici, giornaliste, comunicatrici, ma anche creative. Donne che hanno quale denominatore comune la vite e le diverse professioni a essa più o meno intimamente legate: ecco chi sono le Donne della Vite.
Da questo punto di partenza e dalla integrazione di diverse competenze nasce il concetto ampio e innovativo della Sostenibilità che inizia da un atteggiamento serio e giudizioso in campagna e termina nel bicchiere senza tralasciare nessun passaggio. Produrre in maniera rispettosa dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi che vi gravitano intorno per le Donne della Vite significa applicare conoscenza per ridurre l’impatto ambientale, conservare le energie e rispettare i luoghi, anche dal punto di vista estetico e paesaggistico. Questo sforzo non può e non deve fermarsi al “liquido” tanto atteso ma deve comprendere anche “ciò che lo contiene”. Attenzione dunque a packaging e materiali che influenzano non poco la sostenibilità finale di un prodotto. Infine, nel buon rispetto della “forma” questo sforzo deve essere comunicato in maniera chiara, trasparente e innovativa per conquistare un consumatore sempre più attento e sensibile alle tematiche ambientali e sociali. Un mix perfetto per Le Donne della Vite che ben vengono rappresentate da questo concetto ampio e interdisciplinare.