Cari amici, buona Pasqua a tutti!
Vi auguriamo il meglio, anche se in questo momento è veramente difficile trovare parole di speranza, con così tanti morti e persone sofferenti, l’economia in grave difficoltà, politici che ci riempiono di parole vuote, …
Eppure, Albert Camus scriveva che la speranza (da sola) equivale alla rassegnazione. E vivere non è rassegnarsi.
In genere, come voi, mostriamo sempre la nostra faccia più allegra ed ottimista, ma il nostro lavoro è da sempre fatto di spine oltre che di rose.
Lavoriamo con la natura, qualcosa che può riempirci di soddisfazione e di gioia, ma ogni tanto ci pungola con colpi terribili: la siccità, la gelata, un’annata storta, … Poi dobbiamo lottare con una burocrazia asfissiante, l’importatore che di colpo ti molla, il trattore o l’imbottigliatrice che all’improvviso si rompe (e quelli che devi tirare fuori non sono pochi spiccioli), …
Per questo siamo abituati, come succede anche a voi, ad essere forti contro gli ostacoli della vita, a reinventarci, a lavorare tanto, come e più di prima. Questo virus è uno dei colpi peggiori, ma non ci fa paura: se non ci vincerà, ci renderà ancora più forti.
Quindi, vi auguriamo di avere forza.
Facciamoci forza, per noi e per i nostri cari, per i meno fortunati, per chi veramente non riesce a farcela da solo.
Andrà tutto bene solo se noi facciamo in modo che sia così.
… e non dimenticate di bere un ottimo vino, il rimedio migliore per lo spirito!
Annalisa e Michele Scienza
foto: Katrin Pfeifer