L’artista, di origini fiorentine, Fabrizio Tiribilli (anche se ormai vive da anni sulla Costa Toscana, ora a Livorno, dopo un intermezzo in Sicilia) torna a creare per la nostra azienda. Lo fa con una bellissima opera nuovamente ispirata alla natura e al nostro lavoro di vignaioli. Fabrizio è una grandissima persona e un grande amico, oltre che un artista di grande sensibilità.
Il titolo di questa ultima opera è “Danza d’Agosto”, ispirata alla danza dei colori che si crea sul grappolo d’uva durante l’invaiatura*. Tecnicamente si tratta di pittura ad olio su pannelli di legno. L’opera è molto grande e Fabrizio ha scomposto il grappolo in tanti pannelli, giocando sui pieni e sui vuoti, per un effetto d’insieme spettacolare.
Stiamo terminando la preparazione e, a breve, ci sarà una degna inaugurazione!
*Il grappolo, dopo la fioritura, forma dai pallini piccoli e verdi (i futuri acini) che iniziano pian piano ad ingrossarsi. Circa all’inizio d’agosto gli acini non crescono più ma iniziano a cambiare colore. Questo momento viene chiamato “invaiatura”. Per l’uva bianca è un processo discreto, si vira verso il giallino o il giallo con sfumature verdi. Per l’uva nera è più vistoso e spettacolare: gli acini, anche sullo stesso grappolo, prendono diversi colori prima di arrivare alla tinta finale, diversa per ogni varietà, che va dal violaceo al blu profondo. Al termine dell’invaiatura l’uva ha cambiato colore ma non è ancora pronta. Ora inizia la maturazione vera e propria, cioè tutte quelle trasformazioni interne che lo portano ad accumulare zuccheri, aromi, tannini, ecc… Dall’invaiatura alla maturazione ottimale passano circa 40 giorni, periodo che può variare anche in base all’andamento stagionale di questo delicato ed importantissimo momento.
Questo è il secondo importante lavoro che Fabrizio ha realizzato per la nostra cantina, ispirato alla vigna. Il primo risale al 2007. Si tratta di un grande trittico, “Leaf”, sempre olio su legno, che rappresenta una foglia di vite divisa in tre parti e con i tre colori che la natura ci regala nelle diverse stagioni. Quest’opera, sempre di grande impatto, ravviva la nostra sala di degustazione.
In seguito ha “giocato” con le torrette di ricircolo dell’aria (n.9 in totale) sul tetto verde della nostra cantina, con un’opera intitolata “Regenesi Ludica”, ispirata sempre ai colori della natura circostante. Ha trasformato degli oggetti tecnici da nascondere in elementi vivi che caratterizzano il paesaggio.
Infine, nel 2015 abbiamo ospitato una sua mostra nella nostra cantina, vi ricordate?